La decisione del Comitato norvegese del Nobel per il vincitore del premio per la Pace 2012 è stata «unanime». Lo aveva detto, poco prima dell'annuncio del Premio, il presidente del comitato, Thorbjorn Jagland. L’Unione europea era già in corsa nel 2011, quest’anno il comitato norvegese che assegna il Nobel per la pace ha deciso di premiare il contributo che il progetto comunitario, in crisi economico-finanziaria, dà «da oltre sei decenni a promuovere la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti dell’uomo in Europa».
La notizia è arrivata a sorpresa nei palazzi delle istituzioni europee. Il primo a reagire, il presidente del Parlamento europeo, unico organo elettivo dell’Unione, Martin Schulz che si è detto commosso e onorato. Poi il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, che è sceso in sala stampa ed ha confessato che «stamattina quando mi sono svegliato non pensavo che sarebbe stato un così gran bel giorno» prima di parlare dell’Unione europea come di un «qualcosa di molto prezioso per il bene degli europei e del mondo». Un orgoglio emerso anche nelle parole del presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che ne ha parlato come «il più grande operatore di pace nella storia».
La notizia è arrivata a sorpresa nei palazzi delle istituzioni europee. Il primo a reagire, il presidente del Parlamento europeo, unico organo elettivo dell’Unione, Martin Schulz che si è detto commosso e onorato. Poi il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, che è sceso in sala stampa ed ha confessato che «stamattina quando mi sono svegliato non pensavo che sarebbe stato un così gran bel giorno» prima di parlare dell’Unione europea come di un «qualcosa di molto prezioso per il bene degli europei e del mondo». Un orgoglio emerso anche nelle parole del presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che ne ha parlato come «il più grande operatore di pace nella storia».