08/03/09

10 anni di scuola statale: il rapporto ufficiale


Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato il rapporto "10 anni di scuola statale", che analizza l'andamento della scuola italiana dall'anno scolastico 1998/1999 a quello 2007/2008, dal numero degli studenti alle scelte scolastiche.Un utile punto di partenza per una riflessione sui cambiamenti della scuola nell'arco di 10 anni. Secondo i dati raccolti, il numero degli studenti è aumentato del 3%, in modo particolare grazie all'ingresso nelle scuole italiane degli alunni stranieri, che rispetto a 10 anni fa sono aumentati del 6%. Quindi le classi delle scuole italiane sono sempre di più multirazziali. Analizzando più nello specifico i dati del rapporto, si può notare come ci siano differenze sostanziali da regione a regione. Nelle regioni settentrionali del paese, si sono registrate 352.000 iscrizioni in più, con un aumento del 13%; invece nelle regioni meridionali, poco a poco il numero degli studenti è diminuito del 6%, pur continuando ancora ad essere maggiore rispetto a quello degli alunni del nord. Ma se 10 anni fa gli studenti del sud erano un milione di più rispetto a quelli del nord, oggi il divario è di sole 350.000 unità.Per quanto riguarda gli insegnanti, si deve segnalare però un calo dei docenti stabili ed un aumento notevole di docenti precari. I docenti di ruoli sono infatti diminuiti del 3,4%, mentre i supplenti sono passati da 64.000 a 141.000. Facendo una media, nel 1998 un insegnante su 12 era precario, mentre oggi c'è un insegnante precario ogni sei docenti. Se quindi una volta l'insegnamento era considerato un "lavoro sicuro", oggi il mondo della scuola si sta trasformando sempre di più in una fonte di precariato. L'ultimo dato riguarda le scelte degli studenti, che dopo le scuole medie inferiori, preferiscono iscriversi ad un liceo piuttosto che iscriversi ad un istituto tecnico: le iscrizioni ad i licei scientifici sono aumentate del 27% e quelle ai licei classici o ai liceo socio-psico-pedagogici del 20%. Anche negli istituti professionali si è registrato un aumento delle iscrizioni, pari al 13%, mentre gli istituti tecnici, che nei decenni precedenti avevano avuto molto successo perchè preparavano al mondo del lavoro, hanno attualmente perso quasi il 7% degli studenti.

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